Il mio viaggiare

LABORlectoris

martedì 13 maggio 2014

SETTE ANIME



  • E' vero che lei ha detto che non si considera affatto meritevole di un cuore nuovo, per come la sua vita è insignificante, in tutti i sensi? … Mi scusi, non so perché l’ho detto questo, le chiedo scusa.
  • Vi fanno anche qualche corso di sensibilità all’agenzia delle entrate, signor Thomas?
  • No, non direi.
  • Ecco.
  • Quindi lei non si considera una brava persona?
  • Se gliela facessi io questa domanda, che cosa risponderebbe?
  • Insignificante sarebbe una promozione, per me, glielo assicuro.

  • Signor Thomas?
  • Si?
  • Perché ho la netta sensazione che lei mi stia facendo un grossissimo favore?
  • Perché io ho la sensazione che lei se lo meriti. D’accordo?

  • Lo so, Ben, che continuo a chiedertelo, ma perché a me?
  • Beh, perché tu sei una brava persona.
  • No, sul serio.
  • Anche quando non sai di essere osservato.

  • Vorrei fare tante di quelle cose. Vorrei volare su di un aereo per tredici ore senza l’angoscia di essere lontana dal mio medico. Prendere e partire, zaino in spalla e via, pronta a fare esperienze, a vedere il mondo. Vorrei solo avere il tempo di capire chi sono, capire cosa mi piace. Provare cose, cambiare, lasciarmi andare ogni tanto. Non sai quanto vorrei provare a correre, a volte penso come sarebbe se potessi correre.

  • Facciamo un gioco?
  • Quale gioco?
  • Del mettiamo che …
  • Il gioco del mettiamo che …?
  • Mettiamo che … il mio cercapersone suona … e c’è un cuore … e funziona … e il mio corpo non lo rigetta … e avrò una vita normale.
  • Mettiamo che … che facciamo dei bambini … mettiamo che … ci sposiamo … io ti amo.
  • Anche io ti amo.

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