Alla locanda Almayer ci potevi arrivare a piedi, scendendo per il sentiero che veniva dalla cappella di Saint Amand, ma anche in carrozza, per la strada di Quartel, o su una chiatta, scendendo il fiume. Il professor Bartleboom ci arrivò per caso. (Alessandro Baricco, Oceano Mare)
Il mio viaggiare
LABORlectoris
martedì 13 maggio 2014
SETTE ANIME
E' vero che lei ha detto che non si considera affatto meritevole di un cuore nuovo, per come la sua vita è insignificante, in tutti i sensi? … Mi scusi, non so perché l’ho detto questo, le chiedo scusa.
Vi fanno anche qualche corso di sensibilità all’agenzia delle entrate, signor Thomas?
No, non direi.
Ecco.
Quindi lei non si considera una brava persona?
Se gliela facessi io questa domanda, che cosa risponderebbe?
Insignificante sarebbe una promozione, per me, glielo assicuro.
Signor Thomas?
Si?
Perché ho la netta sensazione che lei mi stia facendo un grossissimo favore?
Perché io ho la sensazione che lei se lo meriti. D’accordo?
Lo so, Ben, che continuo a chiedertelo, ma perché a me?
Beh, perché tu sei una brava persona.
No, sul serio.
Anche quando non sai di essere osservato.
Vorrei fare tante di quelle cose. Vorrei volare su di un aereo per tredici ore senza l’angoscia di essere lontana dal mio medico. Prendere e partire, zaino in spalla e via, pronta a fare esperienze, a vedere il mondo. Vorrei solo avere il tempo di capire chi sono, capire cosa mi piace. Provare cose, cambiare, lasciarmi andare ogni tanto. Non sai quanto vorrei provare a correre, a volte penso come sarebbe se potessi correre.
Facciamo un gioco?
Quale gioco?
Del mettiamo che …
Il gioco del mettiamo che …?
Mettiamo che … il mio cercapersone suona … e c’è un cuore … e funziona … e il mio corpo non lo rigetta … e avrò una vita normale.
Mettiamo che … che facciamo dei bambini … mettiamo che … ci sposiamo … io ti amo.
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