Il mio viaggiare

LABORlectoris

giovedì 8 dicembre 2011

AL DI LA DEI SOGNI



La gente buona finisce all'inferno perché non è capace di perdonarsi. Io so di non riuscirci, ma riesco a perdonare te per essere meravigliosa. Al punto che qualcuno rinuncia al paradiso pur di starti vicino.

Mi dispiace piccola, ci sono delle cose che devo dirti e mi restano solo pochi momenti: mi dispiace per tutto quello che non potrò mai darti, non ti comprerò mai un hamburger gigante a quattro piani, niente supermela, non ti farò mai sorridere. Volevo soltanto invecchiare insieme a te, come due vecchie tartarughe che ridono contandosi le rughe insieme al capolinea, sul lago del tuo dipinto: quello era il nostro paradiso. Abbiamo molto da perdere: libri, pisolini, baci e litigi ... Oddio, ne abbiamo avuti di straordinari dei quali ti ringrazio. E grazie per ogni gesto gentile, grazie per i nostri figli, per la prima volta che li ho visti, per avermi sempre fatto sentire orgoglioso di te, per la tua forza, per la tua dolcezza, per come eri, per come sei, per come ho sempre desiderato toccarti. Oddio, eri tutta la mia vita. E ti chiedo scusa per tutte le volte che ho fallito con te. Specialmente questa.

Avevo il marito e l'amore che mi spettavano, due bambini splendidi. Privilegi che solo un folle può aspettarsi da qualcosa di arbitrario come la vita. E la verità è molto semplicemente che è finita. Resta quest'ultimo filo da spezzare. Non posso dirti addio, tu sei morto e io ho perso l'occasione. Non posso dirti addio, però sappi una cosa: quale che sia la distanza che ci separa io ti invio tutto il mio amore.


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