Il mio viaggiare

LABORlectoris

lunedì 26 dicembre 2011

SILVIA SALEMI, A CASA DI LUCA



Questi anni passati così, aridi, sterili, vuoti. E' l’era delle immagini. Ci ha rubato il cuore, l’inventiva, le idee, le parole. Ma certo che provo qualcosa per te ma dire amore è difficile. L’epoca del tuntuchacipatupatum ci ha stordito il cuore, siamo isole senza valore. Ma la sera a casa di Luca torniamo a parlare, ma la sera a casa di Luca che musica c’è. Pochi amici a casa di Luca, lo stato ideale, perché ognuno a casa di Luca è nient’altro che sè. Certe sere a casa di Luca facciamo le tre cantando le canzoni, che belle vibrazioni. Sai che dovresti venirci anche tu. Anche se a casa stai comodo, questa è un’era subdola che ti inchioda il cuore e la vita ad un televisore. Ma la sera a casa di Luca torniamo a parlare, ma la sera a casa di Luca che musica c’è, si discute a casa di Luca e non sai quanto vale. Sembra niente invece è importante, ci devi venire. Dal balcone a casa di Luca si vede anche il mare, e parte una canzone.

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