Immaginatevi che su quel palco ci siano due gruppi di persone, ben distinti, che danzano al ritmo di queste parole.
Immaginatevi una linea rossa che divide questi due gruppi, che divide il nero dal bianco, la notte dal giorno, lui da lei, lei da lui.
Eccolo, è arrivato, è arrivato quel sentimento che ti si crea dentro come un’esplosione, lo puoi chiamare curiosità o attrazione o quello che vuoi tu. Tanto prima o poi va a finire che dirai: è l’amore.
Quel sentimento che è più forte dell'essere opposti e ti fa superare, come se fosse niente, quella linea rossa che divide, così che il nero impallidisce, il bianco si oscura, la notte si fa alba, il giorno tramonto. Così che lui si sporca di lei. Così che lei si sporca di lui.
E’ una novità che spaventa, ti dicono che è sbagliato, ti allontanano, ti additano e ti trattengono. Ma l'amore è però più forte di ogni pregiudizio e di tutta questa ritrosia e ignoranza, non ha eguali nella vita, è potente, è curiosità, è scoperta, ti crea dubbi e perplessità, si, ma ti fa porre delle domande, dandoti pure la forza di osare per trovare le risposte.
Così succede che ti riavvicini a quella linea rossa che divide, è inevitabile, e continui a infrangerla, e continui a sporcarti di lui, e continui a sporcarti di lei: non puoi più fermarti, non puoi più farne a meno.
Il contagio ha ben presto inizio: altri, molti altri, si ritrovano oltre, sporcandosi uno dell'altro, fino a che non ci sarà più il nero e il bianco, ma solo un coloratissimo eguale grigio splendente.
E' tempo di prendere quella linea rossa che divide e gettarla via, da qui, per sempre. (s.s.)
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