Il mio viaggiare

LABORlectoris

venerdì 28 febbraio 2014

GIUSY FERRERI, TI PORTO A CENA CON ME


Ti porto a cena con me, il tuo passato non è invitato. Lascia a casa le pene, se me lo sono un po’ meritato. Ti porto a cena perché vorrei che tu mi togliessi il fiato, riaverlo indietro da te, come se fosse il mio compleanno, il mio regalo. Avrei voluto scriverti una lettera anche se ormai si usa poco. Se fosse contagiosa la felicità, adesso è fuori moda. Vorrei che tra le righe tu capissi che, nonostante il mio sorriso, non tutto è stato semplice, ed anche se nascondo il peggio è perché il meglio è andato via con te. Ti porto a cena con me, ho un conto aperto con il passato, che pagherò io perché il tuo futuro non sia un inganno. Ti porto a cena perché nel caso avessi dimenticato il mio coraggio. La verità è che mi sento morire dentro e la bugia è che non m’importa poi così tanto.

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