Non so più chi sei, non somigli a chi, a chi sa difendermi da me. Non spieghi perché, ma mi lasci indietro. Ti lascerò, ma soltanto per un po', tra i dubbi che sanno esser guai. Provi ad ingannarmi quando parli di un amore straordinario. Anche un'unica illusione può bastarmi, forse a crederci si avvera. Lo sai che dove brucia è vivo, ma poi ti perdi, cerchi il cielo e non c'è ghiaccio mai, neve casomai. Non so più chi sei, né chi son quei due, fingono col mondo di esser noi. Chi fa male a chi neanche me lo chiedo. Mi aggrapperò a quei sogni che non ho saputo mai rendere miei, ai dubbi che sanno esser guai.
Alla locanda Almayer ci potevi arrivare a piedi, scendendo per il sentiero che veniva dalla cappella di Saint Amand, ma anche in carrozza, per la strada di Quartel, o su una chiatta, scendendo il fiume. Il professor Bartleboom ci arrivò per caso. (Alessandro Baricco, Oceano Mare)
domenica 9 febbraio 2014
MALIKA AYANE, NEVE CASOMAI (UN AMORE STRAORDINARIO)
Non so più chi sei, non somigli a chi, a chi sa difendermi da me. Non spieghi perché, ma mi lasci indietro. Ti lascerò, ma soltanto per un po', tra i dubbi che sanno esser guai. Provi ad ingannarmi quando parli di un amore straordinario. Anche un'unica illusione può bastarmi, forse a crederci si avvera. Lo sai che dove brucia è vivo, ma poi ti perdi, cerchi il cielo e non c'è ghiaccio mai, neve casomai. Non so più chi sei, né chi son quei due, fingono col mondo di esser noi. Chi fa male a chi neanche me lo chiedo. Mi aggrapperò a quei sogni che non ho saputo mai rendere miei, ai dubbi che sanno esser guai.
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