Il mio viaggiare

LABORlectoris

domenica 20 gennaio 2019

ELISA, ANCHE FRAGILE


Tienimi su quando sto per cadere. Tu siediti qui, parlami ancora se non ho parole. Io non te lo chiedo mai ma portami al mare, a ballare. Non ti fidare, sai, quando ti dico che va tutto bene così. E perdonami. Sono forte sì ma poi sono anche fragile. Non serve niente di particolare, solo tornare a pensare che tutto è bello e speciale. Non si dice mai, ma voglio impegnarmi e salvare un pezzo di cuore. Io non vivo senza sogni e tu sai che è così. E perdonami se sono forte sì, e se poi sono anche fragile. Vieni qui ma portati gli occhi e il cuore, io ti porto un gelato che non puoi mangiare. E piangiamo insieme che non piangi mai. E non nasconderti con le battute, non mi allontanare. Invece dimmi cosa ti andrebbe di fare, che ridiamo insieme, che ridiamo sempre, ma non basta mai. Io il confine non lo so vedere. Sai che non mi piace dare un limite, un nome, alle cose. Lo trovi pericoloso, non sai come prendermi, mi dici non lo so se ti credo. Senza tutta questa fretta mi ameresti davvero? Mi cercheresti davvero? Quella forte sì, però anche quella fragile. Vieni qui ma portati anche gli occhi e il cuore, io so disobbedire, questo lo sai bene. E piangiamo insieme che non piangi mai e non nasconderti con le battute, non mi sconcentrare. Stiamo a vedere dove possiamo arrivare, che ridiamo insieme, che ridiamo sempre, ma non basta mai.

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